31 Gennaio 2013

Israele, raid dei caccia alle porte di Damasco

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Caccia israeliani hanno attaccato una base militare a pochi chilometri da Damasco e un convoglio ai confini del Libano. Azione militare azzardata da parte di Gerusalemme, in violazione del diritto internazionale che chiede una dichiarazione di guerra prima di un simile intervento. Ma da tempo il diritto internazionale è diventato desueto.

Il raid ai confini del Libano è stato giustificato come azione preventiva per scongiurare la consegna di missili in grado di perforare le difese di Israele a Hezbollah, mentre quello presso Damasco avrebbe avuto di mira un centro di custodia armi chimiche. Questo almeno quanto dichiarato da fonti israeliane.

Il regime di Assad, che da sempre ha denunciato l’uso strumentale della ribellione da parte di potenze straniere, spiega il raid come prova di quanto sostenuto finora.

L’azione militare dell’aviazione israeliana non aiuta la soluzione negoziata di un conflitto che ha causato decina di migliaia di vittime e milioni di sfollati.

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