22 Dicembre 2012

Kerry dopo Hillary un politico esperto segretario di Stato

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Barak Obama ha rotto gli indugi e ha scelto: il prossimo segretario di Stato sarà John Kerry. Politico di lungo corso e fine diplomatico, il nuovo segretario di Stato ha le carte in regola per affrontare un mondo diventato sempre più complesso senza indurre alla facile tentazione di mettere mano alla pistola.

L’annuncio giunge nel giorno in cui si consuma la rottura con i repubblicani su un possibile compromesso sulle tasse. Obama aveva chiesto di aumentarle ai più abbienti, in particolare ai milionari, i repubblicani, dopo un fitto dialogo che si pensava potesse portare a un qualche compromesso, hanno rotto a causa dell’oltranzismo dell’ultradestra. Gli Usa sono sull’orlo del burrone fiscale (il famigerato fiscal cliff): per ora sono previsti dei tagli automatici alla spesa pubblica, ma se non si trova un compromesso per gli Stati Uniti si annuncia un freno alla ripresa economica.

Altro motivo di contesa con i repubblicani la nomina del ministro della Difesa, altra scelta cruciale in un’amministrazione: Obama è intenzionato a chiamare al Pentagono l’ex senatore repubblicano Chuck Hagel, ma i repubblicani non sono intenzionati ad accettare. Hagel, in passato, aveva espresso opinioni sul Medioriente che lo avevano messo in contrasto con ambienti americani sostenitori di una politica più aggressiva degli Usa nell’area.

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