19 Ottobre 2013

L'apertura degli Stati Uniti Sanzioni più leggere all'Iran

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L’Amministrazione Obama sta lavorando all’ipotesi di alleggerire alcune sanzioni contro l’Iran, da tempo sotto embargo mondiale, e ha procrastinato altre misure restrittive che si apprestava a varare, in attesa dello svolgimento del prossimo round di negoziati sul programma nucleare che si svolgerà a Ginevra. A rivelarlo  è stato il New York Times. La duplice iniziativa dà la misura di quanto sia accelerato il dialogo tra i due storici avversari, anche se le colombe di entrambe le sponde dovranno confrontarsi con i rispettivi falchi. 

Il dialogo Usa-Iran sta suscitando forte irritazione anche all’estero, e non solo in Israele: ieri l’Arabia Saudita ha rifiutato di aderire all’Onu. Erano anni che la monarchia del Golfo aspirava a un seggio come membro non permanente alle Nazioni Unite: un’azione diplomatica che finalmente si era conclusa con un successo. Ma l’invito formale formulato dalle Nazioni Unite è stato rispedito al mittente. Causa del rifiuto proprio il favore accordato dall’organismo internazionale a un rinnovato dialogo con l’Iran e, sopratutto, la mancata approvazione della risoluzione che avrebbe dovuto aprire le porte a un intervento armato in Siria. D’altronde l’Onu è un organismo nato per risolvere pacificamente le controversie internazionali. Rifiutare di entrarci perché ha evitato una guerra mondiale appartiene alla logica delle cose. 

Ironia a parte, la mancata adesione saudita alle Nazioni Unite dà la misura del contrasto che incontra questa nuova stagione di distensione internazionale che segue quella della “guerra infinita” post 11 settembre. La via della pace è ancora impervia.

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