25 Maggio 2015

L'Europa, la Grecia e il Mediterraneo

L'Europa, la Grecia e il Mediterraneo
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L’Europa sembra bloccata dal braccio di ferro tra Bruxelles e Atene. Una crisi infinita che Bruxelles non riesce a risolvere nonostante l’economia greca rappresenti una percentuale risibile del Pil europeo. Il problema è che si continua ad affrontare la questione solo attraverso la lente dell’euro. A rispondere a Tsipras sono, più che i suoi omologhi politici, le istituzioni monetarie e le banche. Una follia. Come se dopo la seconda guerra mondiale all’Europa che chiedeva aiuto per uscire dalla crisi avesse risposto la Federal reserve. Invece a rispondere fu la Politica. E fu il piano Marshall. Todo cambia, non sempre in bene.

 

Molta della confusione è data dal fatto che banchieri e grande finanza rassicurano su un’eventuale grexit, ovvero la possibile fuoriuscita della Grecia dalla zona euro (scrivere di un’eventuale uscita dall’Europa, come fa qualcuno, risulta alquanto esilarante: anche senza euro la Grecia resterà Europa, che lo vogliano o meno le banche). Certo, l’Italia e la Spagna sarebbero possibili prede della speculazione finanziaria, ma evidentemente i burocrati della Troika (Bce, Fmi e Ue) immaginano di poter far fronte anche a questa eventualità. Possibile, ma non tengono conto che la speculazione a volte ha anche valenze politiche, non solo economiche.

 

Di fatto l’Italia, più che la Spagna, sarebbe al centro di un interesse parossistico che nel tempo, o forse prima del tempo, potrebbe diventare insostenibile per il resto dell’Europa, sì da rendere inevitabile anche l’uscita del nostro Paese dall’area euro. Così, senza Italia e Grecia, l’Europa perderebbe il suo cuore mediterraneo. Ciò costituirebbe non solo un forte ridimensionamento della sua storica influenza (peraltro biunivoca) sul mondo arabo ed africano, ma anche a livello globale, con ricadute non secondarie, alla lunga, anche su quell’economia che ora, nonostante la crisi, appare solida.

 

Tale eventualità, inoltre, da una parte consegnerebbe la residua Unione europea a un destino continentale, dall’altra accrescerebbe ancora di più l’instabilità del Mediterraneo medesimo, allargando l’incendio del quale è preda, con ricadute devastanti sull’Europa medesima.

Sono scenari che è difficile racchiudere in una calcolatrice, quella con la quale si sta valutando l’uscita o meno di scena della Grecia.

 

 

 

 

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