2 Ottobre 2012

Monti: lascerò ad altri il governo. Casini boccia Bersani premier

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«Quando lasceremo ad altri, nei prossimi mesi, il governo, spero che consegneremo un Paese un po’ più rasserenato e un po’ meno rassegnato». Con queste parole, pronunciate a Milano al Forum della cooperazione, Mario Monti ha smorzato l’entusiasmo di quelle forze politiche, in particolare Udc e Fli, che si approssimano alle elezioni ventilando l’ipotesi di un Monti bis. Un progetto che sta suscitando un notevole fuoco di sbarramento; ieri è stata la volta del leader della Confindustria, Giorgio Squinzi: se vuole guidare il Paese, Monti deve candidarsi alle elezioni. Rilievo che accomuna le diverse critiche all’ipotesi di un Monti bis, che prevede un presidente del Consiglio non eletto.

Nello stesso giorno il leader Udc Casini ha attaccato l’ipotesi Bersani premier: non può rappresentare l’Italia in Europa. Un’osservazione che riecheggia quella fatta di recente da D’Alema contro Matteo Renzi (in corsa contro Bersani alle primarie del partito democratico): il rottamatore, secondo l’esponente del Pd, sarebbe un improbabile interlocutore per i leader internazionali. Ma, al di là dei rimandi incrociati, resta che l’attacco di Casini rende ancora più complicata l’ipotesi, spesso ventilata dai leader del partito democratico, di un’alleanza Pd-Udc alle prossime elezioni.

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