7 Ottobre 2012

Pena mite al maggiordomo. "Avrà la grazia"

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Un anno e mezzo di carcere: è questa la condanna che il tribunale vaticano commina a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa che ha trafugato e reso pubblici documenti riservati della Santa Sede (e del Papa). Nessun colpo di scena, nessun altro colpevole oltre al maggiordomo, nonostante per mesi cronisti e analisti avessero parlato di complici occulti, che sarebbero stati individuati tra le pieghe dell’inchiesta della gendarmeria pontificia.

Tempi record per il processo, che comunque avrà una coda pacificante: per Paolo Gabriele, che ha detto di aver agito per il bene della Chiesa, è in arrivo la grazia del Papa. Resta da vagliare la posizione di un tecnico informatico, finito anche lui nelle maglie dell’inchiesta Vatileaks: il suo, di processo, si aprirà presumibilmente a novembre.

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