28 Settembre 2013

Scontro finale, governo verso la crisi

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L’iniziativa delle dimissioni di massa dei parlamentari Pdl è una bomba lanciata contro il governo delle larghe intese, resta da vedere quando scoppierà. Enrico Letta, tornato in patria dopo aver consumato velocemente il viaggio negli Usa che stava dando certi frutti, è salito al Quirinale: un gesto che, nei momenti critici, è associato alla fine di una legislatura. Dopo una giornata di trattative e scontri si è deciso di rimandare alla prossima settimana la resa dei conti. 

Dal punto di vista istituzionale le dimissioni in massa di parlamentari è eversiva, ha sintetizzato il Capo dello Stato, e in effetti non si capisce bene come comportarsi in caso la minaccia sia concretizzata: il Parlamento di per sé non è automaticamente sciolto, se rimanesse un numero congruo di parlamentari, e anche la realizzazione delle dimissioni è alquanto controversa, dal momento che esistono procedure che regolano l’abbandono degli scranni del Parlamento. Insomma, un caos che forse Napolitano vuole risparmiare al Paese tramite un chiarimento ultimativo. Tutto da vedere.

In questo spettacolo tristo che rischia di precipitare il Paese nell’abisso, il Pd tiene il punto e, anzi, irrigidisce le sue posizioni. D’altronde non si sarebbe arrivati a tanto se almeno nella sinistra fosse prevalsa la ragionevolezza e si fosse cercata una via di uscita più o meno onorevole all’avversario ormai condannato dalla biologia (il Cavaliere ha i suoi anni).

Vale la pena riportare, a questo proposito, un passaggio di un commento di Beppe Grillo alla situazione: «A Napolitano si può imputare tutto, ma non l’ingenuità. È altamente probabile che a Berlusconi siano state date delle garanzie che in seguito non sono state mantenute». Promesse non compiute, insomma, non tanto per malafede, ma per quella vena moralista (cosa che nulla ha a che vedere con la morale) e giustizialista che da tempo attanaglia il Pd in una morsa di ferro.

Concludiamo con le parole che Gianni Letta ha rivolto ai falchi del Pd, che ci sembrano fotografare la situazione: «Con questa follia delle dimissioni avete fatto un regalo enorme all’ala dura del Pd [leggi Renzi & C. ndr.], quella che vuole far saltare il governo. Solo che ora daranno la colpa a noi. Complimenti».

 

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