29 Gennaio 2013

Ustica, il Dc9 fu abbattuto "Vittime da risarcire"

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La terza sezione civile della Cassazione ha sentenziato: il Dc9 caduto ad Ustica fu abbattuto da un missile, lo Stato deve risarcire per le 81 vittime di quel lontano giugno del 1980. Una sentenza storica, che conferma quello che tutti più o meno hanno sempre saputo: quel Dc9 Itavia rimase vittima di uno scenario di guerra. I caccia della Nato, presumibilmente francesi, quel giorno  hanno cercato di abbattere un mig sul quale viaggiava il Colonnello Gheddafi, che, per proteggersi, aveva tentato di confondersi nella scia del Dc9. Questa la verità non esplicitata dalla sentenza, ma, di fatto, implicita nella dichiarazione della causa del disastro aereo.

Anni di indagini, sentenze assolutorie ma contraddittorie non hanno potuto alla fine nascondere una verità che emerge da una pluralità di fonti: tracciati radar, presenze di aerei Nato e Mig libici nella zona del disastro e altro. 

Una verità che è emersa dopo oltre trent’anni dall’accaduto grazie a una sentenza civile, più che ai vari procedimenti penali che hanno incontrato ostacoli insuperabili. 

Ormai è ufficiale: in quel lontano 1980 la Nato aveva cercato di assassinare il Colonnello. Allora non c’era riuscita, causando 81 vittime collaterali, come si dice in gergo militare. Ci è riuscita nell’ottobre del 2011, dopo una guerra di liberazione popolare appoggiata dalla Nato che ha causato molte più vittime di allora. Questa sentenza getta luce anche su quest’ultimo sanguinoso conflitto.

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