2 Luglio 2014

L'Ucraina dichiara il Patriarca di Mosca "persona non grata"

L'Ucraina dichiara il Patriarca di Mosca "persona non grata"
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Il Patriarca di Mosca e di tutte le russie Ciirillo

«Nel flusso risonante delle notizie che provengono dall’Ucraina e affollano i mass media in tutto il mondo si è infiltrata una voce quasi impercettibile: il 19 giugno scorso il Dipartimento degli affari religiosi e nazionali presso il Ministero della Cultura ha qualificato l’eventuale visita del Patriarca Cirillo di Mosca come “indesiderabile, provocatoria e politicamente impegnata”. Si tratta, sicuramente, di un atto offensivo nei confronti del capo di una Chiesa che per quasi la metà (più di 12mila parrocchie e 150 monasteri) si trova in territorio ucraino. “Una tale visita – si legge nella dichiarazione ufficiale – sarà possibile solo dopo la cessazione dell’aggressione da parte della Russia e la restituzione di tutti i territori ucraini conquistati”. In pratica mai [il riferimento, in particolare, sembra essere alla Crimea, che difficilmente sarà restituita ndr.]». È l’incipit di un fondo del teologo ortodosso Vladimir Zelinskij pubblicato sull’Avvenire del 2 luglio (Ucraina, se è Cesare a plasmare la Chiesa). Nell’articolo, Zelenskij spiega come oltre alla Chiesa ortodossa russa, vi siano in Ucraina altre due Chiese ortodosse ma scismatiche: il Patriarcato di Kiev e la Chiesa autocefala. Sono Chiese «canonicamente illegittime», le quali quindi, «secondo la tradizione ortodossa», non possono amministrare i sacramenti in maniera valida. Queste Chiese hanno appoggiato la rivoluzione di piazza Maidan e ora, continua Zelenskij, spingono per allargare il solco che li divide dal Patriarcato di Mosca.

 

Nota a margine. Non è la prima volta nella storia, anzi, che conflitti politici si allargano alla sfera religiosa creando scismi o altro. Ma certo il ripetersi di strumentalizzazioni del cristianesimo a fini politici non è di conforto. In particolare getta luce sulla vera natura di un regime, quello stabilitosi dopo la rivoluzione di piazza Maidan, che si dice liberale e invece va a ingerirsi in maniera invasiva nella sfera religiosa. 

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