Papa Francesco: Dio viene incontro agli uomini in tanti modi, secondo tempi che sono Suoi

«Quando il Signore viene non sempre lo fa nella stessa maniera. Non esiste un protocollo d’azione di Dio nella nostra vita», a volte «lo fa in una maniera, un’altra volta lo fa in un’altra» ma sempre lo fa, «sempre c’è questo incontro tra noi e il Signore». Così Papa Francesco nella Messa del 28 giugno in Casa Santa Marta. «Il Signore – ha spiegato il Pontefice – sceglie sempre il suo modo di entrare nella nostra vita. Tante volte lo fa tanto lentamente, che noi siamo nel rischio di perdere un po’ la pazienza: “Ma Signore, quando?” E preghiamo, preghiamo […]. Altre volte, quando pensiamo a quello che il Signore ci ha promesso, è tanto grande che siamo un po’ increduli, un po’ scettici e come Abramo – un po’ di nascosto – sorridiamo…». «Quante volte – ha spiegato – noi, quando il Signore non viene, non fa il miracolo e non ci fa quello che noi vogliamo che Lui faccia, diventiamo o impazienti o scettici»: Ma il Signore, ha spiegato, «prende il suo tempo», «anche Lui, in questo rapporto con noi, ha tanta pazienza. Non soltanto noi dobbiamo avere pazienza: Lui ne ha! Lui ci aspetta! E ci aspetta fino alla fine della vita! Pensiamo al buon ladrone, proprio alla fine, alla fine, ha riconosciuto Dio […]. Il Signore è coinvolto nella nostra vita – questo è sicuro! – ma tante volte non lo vediamo. Questo ci chiede pazienza. Ma il Signore che cammina con noi, anche Lui ha tanta pazienza con noi […]. Gesù, sulla Croce, sentiva che lo sfidavano: ‘Scendi, scendi! Vieni!’. Pazienza sino alla fine, perché Lui ha pazienza con noi. Lui entra sempre, Lui è coinvolto con noi, ma lo fa a suo modo e quando Lui pensa che sia meglio».
Nota a margine. «Gesù non ci ha salvato con un’idea. Si è abbassato e si è fatto uomo. La Parola si è fatta carne». Questo il tweet di papa Francesco oggi. Un richiamo a quanto ha detto ieri a Santa Marta, quando ha parlato di pericolo gnostico e di pelagianesimo. Se la Parola non è carne, è un’idea come altre.