31 Dicembre 2014

Foreign Affairs: l'Occidente responsabile della crisi Ucraina

Foreign Affairs: l'Occidente responsabile della crisi Ucraina
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Manifestazione del partito neonazista ucraino Svoboda

La crisi Ucraina vista dal Foreign Affairs, una delle più autorevoli riviste americane di politica estera: «Gli Stati uniti e i loro alleati euro­pei con­di­vi­dono la mag­gior parte della respon­sa­bi­lità della crisi. La radice del pro­blema è l’allargamento della Nato, l’elemento cen­trale di una stra­te­gia più ampia per spo­stare l’Ucraina fuori dall’orbita della Rus­sia e inte­grarla in quella occi­den­tale. Allo stesso tempo, anche l’espansione dell’Ue verso Est e il soste­gno dell’Occidente al movi­mento per la demo­cra­zia in Ucraina — a comin­ciare dalla rivo­lu­zione aran­cione nel 2004 — sono stati ele­menti di cri­ti­cità.

 

Dalla metà degli anni 1990, i lea­der russi si sono fer­ma­mente oppo­sti all’allargamento della Nato e negli ultimi anni hanno messo in chiaro che non sareb­bero stati a guar­dare men­tre il loro vicino di grande impor­tanza stra­te­gica viene tra­sfor­mato in un bastione occi­den­tale. Per Putin, il rove­scia­mento ille­gale dell’ex Pre­si­dente Yanu­ko­vich, filo russo e demo­cra­ti­ca­mente eletto– che ha giu­sta­mente eti­chet­tato come un “colpo di stato” — è stata l’ultima goc­cia che ha fatto tra­boc­care il vaso».

 

Dopo aver accennato alla Crimea, presa dalla Russia nel fondato timore che vi si installasse una base navale Nato in grado di destabilizzare ancora di più la situazione, la rivista americana spiega che tentare di trasformare l’Ucraina in una «roccaforte occidentale» è stato un «errore grossolano» quanto rischioso: «sarebbe un errore ancora più grande con­ti­nuare que­sta poli­tica illegittima».

A riportare le osservazioni del Foreign Affairs è stato il Manifesto del 30 dicembre.

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