6 Maggio 2025

Kursk rilancia le possibilità di pace tra le due Coree

di Davide Malacaria
Kursk rilancia le possibilità di pace tra le due Coree
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La scorsa settimana la Corea del Nord ha comunicato di aver mandato truppe scelte nella regione di Kursk a sostegno dell’integrità territoriale russa. Subito Putin ha ringraziato. Evidentemente Kim Jong-un voleva dire al mondo che aveva contribuito alla vittoria della Russia – ora che c’è Trump alla Casa Bianca si può fare – e Mosca non poteva che acconsentire, per evitare di incrinare un rapporto tanto prezioso.

Su Antiwar Joseph D. Terwilliger dà all’accaduto un’interpretazione molto interessante perché apre prospettive. Nel dare al mondo tale notizia, scrive l’autore, “Corea del Nord e Russia stavano segnalando qualcosa di molto specifico: che la loro partnership strategica globale […] è di natura puramente difensiva. La loro cooperazione a Kursk si è fermata al confine con l’Ucraina, a segnalare anche che la Russia non avrebbe attraversato la DMZ [il confine tra le due Coree ndr.] se fosse stata chiamata a difendere la RPDC. Ciò rende chiaro che [entrambi i Paesi] non hanno intenzione di assistere a un’altra guerra di Corea”.

How Kursk Changed Everything and Opened a Window for Peace in Korea

“All’inizio del 2024 [il presidente nordcoreano] Kim Jong-un ha esplicitamente rinnegato l’unificazione [con il Sud]. La RPDC ha rivisto la propria costituzione per definire la Corea del Sud come un paese straniero ostile, ha smantellato strade e collegamenti ferroviari transfrontalieri e ha persino modificato il testo dell’inno nazionale per fare riferimento solo alla metà settentrionale della penisola. Il messaggio di questa settimana è più o meno lo stesso: Pyongyang non invaderà il Sud e la Russia farà in modo che Seul non invada il Nord”.

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