16 Dicembre 2014

La musica di Guantanamo

La musica di Guantanamo
Tempo di lettura: < 1 minute

«Skinny Puppy è la band canadese che fa musica goth e industrial. Quando ha scoperto che le sue canzoni sono state usate per le torture a Guantanamo, come equivalenti del “waterboarding”, ha inviato una fattura di 666.000 dollari al Ministero della Difesa Statunitense. La band è stata avvisata da una guardia di Guantanamo, che era anche sua grande fan». Alcuni prigionieri del carcere americano erano obbligati ad ascoltare brani della band per 16 ore di seguito ad alto volume. La notizia, pubblicata sul sito uproxx.com, è stata ripresa da Dagospia del 16 dicembre.

 

Nota a margine. Notizia di per sé di floklore, ma che accenna non solo all’orrore consumato a Guantanamo, nel quale sono state incarcerate persone che non hanno alcun diritto (non solo quello di difesa, garantito dallo Stato di diritto), ma anche all’aria alquanto tenebrosa che si respira in quel luogo, Non l’avremmo rilevata, se l’occhio non fosse caduto su questa notizia subito dopo aver pubblicato la Postilla sull’esperto di magia nera di Sidney, al quale rimandiamo.
Proprio in questi giorni il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha chiesto al segretario di Stato Usa, John Kerry, in visita in Italia di chiudere quel campo di concentramento, nel quale avvengono cose che andrebbero indagate più a fondo.

Mondo
22 Luglio 2024
Ucraina: il realismo di Haass