8 Giugno 2019

Xi Jinping: il mio amico Donald Trump...

Xi Jinping: il mio amico Donald Trump...
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“Non credo che né i nostri amici americani, né il mio amico Donald Trump vogliano un distacco completo della Cina dagli Stati Uniti”. È un piccolo cenno, fugace, quello di Xi Jinping, ma più che significativo. Perché mai prima d’ora aveva chiamato “amico” il presidente americano.

Una singolare apertura, quella di Xi, avvenuta al Forum economico di San Pietroburgo, al quale è intervenuto sedendo accanto al suo migliore amico, Vladimir Putin. A riferire il dettaglio è il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post.

Nel suo intervento Xi ha detto che i legami tra i due Paesi sono talmente forti, l’interscambio commerciale tanto intenso, da rendere impossibile un distacco. Poi il cenno a sorpresa succitato.

Va notato che, nello stesso giorno, Trump ha affermato che l’ulteriore innalzamento dei dazi sui prodotti cinesi, che ha annunciato alcuni giorni fa, è posticipato.

Il presidente Usa aveva affermato che avrebbe alzato i dazi fino a un ammontare di 325 miliardi di dollari, ma ieri ha specificato che la decisione in merito a tale misura sarà presa solo dopo il G-20, che si terrà a fine giugno a Osaka (Bloomberg).

Va ricordato che, lo scorso maggio, Trump aveva annunciato che a Osaka avrebbe voluto incontrare sia Xi sia Putin. Ma se il Cremlino ha dato un riscontro, comunicando che l’incontro è possibile (Tass), Pechino finora non ha dato alcuna risposta.

È alquanto ovvio che Trump ha fatto slittare la decisione sui nuovi dazi per agevolare l’incontro con Xi.

Per Xi, infatti, sarebbe alquanto difficile accettare l’invito mentre sull’asse  Washington-Pechino infuria l’attuale guerra commerciale – e non solo -, che ha infiammato il nazionalismo cinese.

Un vertice nel quale stringe la mano a Trump, responsabile dell’attuale “bullismo” Usa – come da definizione della stampa cinese -, potrebbe apparire un segnale di debolezza che Xi non può permettersi: rischierebbe di intimorire quanti, nel mondo, hanno visto nel prodigioso sviluppo cinese un’opportunità di investimento.

Da qui l’apertura di Trump. Il sorprendente cenno di Xi di ieri appare una prima risposta. Più che incoraggiante.

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