Putin, Rohani e l'opzione euroasiatica
Tempo di lettura: < 1 minuteSulla Stampa del 15 marzo Roberto Toscano si interroga sull’efficacia delle sanzioni che l’Occidente sta imponendo alla Russia a motivo della crisi ucraina. E sulla solidarietà che sulla vicenda Putin ha ricevuto dal presidente iraniano Hassan Rohani. E conclude: «Quello che sembra più che probabile è che la crisi ucraina e l’inasprimento dei rapporti della Russia con Stati Uniti e Unione Europea abbiano come effetto l’accentuarsi della “opzione euroasiatica” di Mosca, in realtà un volgere le spalle all’Occidente per trovare solidarietà politica e collaborazione economica con un Oriente che, dall’Iran alla Cina (ma senza trascurare le recenti aperture egiziane e saudite), risulta per Mosca assai meno esigente dal punto di vista sia della democrazia interna che del comportamento russo nella parte orientale del continente europeo. La telefonata di Putin a Rohani – con la solidarietà sollecitata, e ricevuta, sulla questione ucraina – è un indizio non equivoco di una politica che potrebbe essere non solo contingente, ma strategica e a lungo termine. Il segnale è chiaro, non sarà facile isolarci».