28 Ottobre 2014

Il NYT e i nazisti arruolati nella Cia

Il NYT e i nazisti arruolati nella Cia
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«Mille ufficiali della Waffen-SS, della Gestapo o del famigerato “Ufficio centrale per la sicurezza del Reich“: da Hitler a Truman, dal Reich millenario alla Central intelligence agency, la Cia appena fondata nella guerra fredda. E la Cia li premiò non solo col lavoro ben pagato, ma anche coprendoli per decenni, proteggendoli da rivelazioni e inchieste. Il “libro nero” dei nazisti di prima linea, trasformati da gestori della Shoah a spie americane, emerge dai dossier desecretati di cui ha riferito ieri il New York Times». Così sulla Repubblica del 28 ottobre (Mille ufficiali nazisti portati negli Usa e assoldati dalla Cia).

Tra i nazisti assoldati Otto von Bolschwing, «strettissimo collaboratore di Adolf Eichmann, cioè il progettista dell’Olocausto», come anche il lituano «Aleksandras Lilieks, responsabile dell’assassinio di oltre diecimila ebrei nel Baltico» e altri personaggi similari.

 

Nota  a margine. Rivelazione di grande interesse, che avrebbe meritato forse più approfondimento (forse per caso Repubblica lo inserisce nella pagina in cui si dava notizia delle elezioni in Ucraina, Paese nel quale le forze neonaziste rivestono un ruolo non indifferente). Impressionante il numero dei reclutati: vuol dire che una percentuale non infinitesima della nascente Cia era formata da tali elementi.

In ogni caso la rivelazione conferma notizie già note: ad esempio si sapeva da tempo che la rete di controspionaggio messa in campo in Europa in funzione anti-comunista, in particolare nei Paesi dell’Est, era formata da ex nazisti, la cosiddetta rete Gehlen, dal nome del generale tedesco che la guidava (a lungo a capo, tra l’altro, dei servizi di informazione della Germania Ovest)

Pagina oscura del dopoguerra, sulla quale c’è ancora molto da esplorare.

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