4 Agosto 2016

Libia: nessuna strategia

Libia: nessuna strategia
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«Ha lasciato sconcertati ascoltare il generale Waldhauser quando il 22 giugno scorso si è presentato alla Commissione Difesa del Senato per la conferma della nomina a responsabile dell’Africa Command delle forze armate Usa. Quando il presidente della Commissione McCain gli ha chiesto quale fosse la strategia di Washington nei confronti della situazione libica, il generale ha risposto con disarmante franchezza: “A questo punto non mi risulta esistere alcuna strategia globale”». Così Roberto Toscano sulla Repubblica del 4 agosto, il quale ha ricordato come già nel 2011 la campagna militare che fece cadere il regime di Gheddafi non fosse sottesa ad alcuna strategia. E fu il caos.

 

Nota a margine. Si sta iniziando una nuova guerra nel cuore del Mediterraneo. In quella Libia dove la destabilizzazione creata dalla guerra precedente (protagonisti sempre gli stessi attori) rende quasi impossibile prevedere le conseguenze delle iniziative militari.

 

Senza strategia, anzitutto diplomatica (a livello internazionale e interno), si alimenterà solo il caos attuale, che arriverà al parossismo. Con nocumento della popolazione locale, già più che provata dal conflitto precedente, e della sicurezza internazionale (vedi anche alla voce attentati in Italia).

 

C’è della follia in tutto questo. Una follia però lucida, programmata si potrebbe dire. La logica del caos. Il caos è causa di sofferenza per chi lo subisce. Per chi lo crea può rappresentare un’opportunità.

 

Ps. Sulla Libia, vedi anche nota precedente (cliccare qui).

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