21 Giugno 2023

Ron Paul e la scommessa ad alto rischio degli Usa sull'Ucraina

kennedy e krusciov,a sinistra. A destra una delle ultime immagini di Kennedy poco prima di essere assassinato a Dallas. Ron Paul e la scommessa ad alto rischio degli Usa sull'Ucraina
Tempo di lettura: 2 minuti

In un accorato articolo, Ron Paul ricorda i tempi bui della crisi dei missili cubani e di come sia stata evitato il disastro nucleare grazie a John F. Kennedy, che si accordò con i russi, i quali ritirarono le testare atomiche da Cuba in cambio della rimozione dei vettori nucleari Usa dalla Turchia.

Tutto ciò nonostante la pressione dei falchi che spingevano per lo scontro, anche per lavare l’umiliazione subita dall’operazione “idiota”, come la definisce Ron Paul, della Baia dei Porci, fallita anch’essa a causa delle resistenze di JFK (che pagò con la vita tali “no”, ma questa è un’altra storia).

Ron Paul: la scommessa dell’escalation 

Oggi, spiega Ron Paul, incombe un rischio analogo, se non peggiore del ’62. Così il suo scritto: “Tutto è iniziato con Biden che ha promesso di inviare uniformi e attrezzature mediche in Ucraina per paura di scatenare una rappresaglia russa. Da lì siamo passati ai missili anticarro, ai lanciarazzi multipli, ai missili Patriot, ai veicoli da combattimento Bradley e alla fornitura di milioni di munizioni”.

“L’amministrazione Biden ha annunciato la scorsa settimana che invierà in Ucraina proiettili all’uranio impoverito, che avvelenerà la terra per millenni. Si dice che presto saranno consegnati anche i missili ATACM a lungo raggio, che potrebbero colpire in profondità la Russia. E, a quanto pare, sono in arrivo anche aerei da combattimento F-16”.

“La logica dell’escalation da Washington, ci viene detto, è che dal momento che i russi non hanno reagito direttamente contro la NATO per il sostegno diretto della NATO alla macchina da guerra ucraina, possiamo essere certi che non risponderanno mai”.

“È una scommessa saggia? È chiaro a molti che i caccia F-16 costruiti dagli Stati Uniti che decollano dalle basi NATO con piloti NATO che attaccano i russi in Ucraina – o anche la stessa Russia – sarebbero una dichiarazione di guerra alla Russia”.

“Ciò significa la Terza Guerra Mondiale, qualcosa che siamo riusciti a evitare per tutta la Guerra Fredda”.

Urge un’inversione di marcia, conclude Ron Paul, serve un presidente americano che ponga fine a questa follia.

Mondo
17 Maggio 2024
La rivolta "colorata" in Georgia