14 Ottobre 2013

Siria: propaganda di guerra

Siria: propaganda di guerra
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Mercenari in azione

La Public Accountability Initiative, un ente di controllo non-profit, ha pubblicato una relazione su ventidue analisti militari intervenuti quest’estate sui principali media statunitensi nell’ambito del dibattito su un possibile attacco degli Stati Uniti contro la Siria.

La relazione evidenzia come molti di loro «hanno legami diretti con contractors [appaltatori, n.d.r.] della Difesa e altre imprese con interessi collegati», trovandosi perciò in una posizione di chiaro conflitto d’interessi.

«In alcuni casi, le potenziali posizioni di conflitto d’interessi erano chiare: incarichi o partecipazioni in aziende produttrici di armi che probabilmente sarebbero state utilizzate in alcune azioni degli Stati Uniti».

«Abbiamo trovato molti legami con il settore. Alcuni di loro sono più forti di altri. Alcuni raggiungono realmente un livello di evidente conflitto di interessi», ha dichiarato Kevin Connor, direttore del P.A.I. e co-autore di questo rapporto che mette in luce le posizioni non propriamente imparziali di alcuni network e commentatori. Questo, in sintesi, è quanto pubblicato l’11 ottobre sul sito web del Washington Post, in un articolo dal titolo Media analysts in Syria debate have ties to defense contractors.

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