4 Novembre 2012

Spiragli di speranza per la tragedia siriana

Spiragli di speranza per la tragedia siriana
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«La diplomazia internazionale sembra aver avuto un sussulto davanti all’inesorabile procedere della mattanza siriana (…). La Cina ha proposto un piano in tre tappe: un cessate il fuoco progressivo, la creazione di un’autorità nazionale transitoria, la moltiplicazione degli sforzi umanitari». Questo l’incipit di un articolo di Franco Venturini sul Corriere della Sera del 3 novembre. Dopo aver accennato all’omissione di un particolare non secondario del piano cinese, ovvero se Assad deve lasciare il potere prima di procedere alla formazione di un governo transitorio (come vorrebbero gli occidentali) o dopo (come vorrebbero Russia e Cina) e alla precarietà di un ipotetico cessate il fuoco, l’articolo spiega: «In campo americano, poi, si potrebbe dire che Hillary Clinton ha scoperto l’acqua calda. Il Consiglio nazionale siriano – ha detto con durezza la segretario di Stato – resta inguaribilmente diviso al suo interno ed essendo composto da esponenti spesso vissuti in esilio non è rappresentativo di quanto accade in Siria, dove a combattere contro Assad è l’esercito libero formato da disertori (purtroppo infiltrato da jihadisti e qaedisti vari). Si tratta di una presa di coscienza tardiva, ma benvenuta, che dovrebbe facilitare un approccio occidentale più realistico alla tragedia siriana». 

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