14 Febbraio 2018

Uccidere Arafat (2)

Uccidere Arafat (2)
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Il presidente israeliano Shimon Peres e il leader palestinese Yasser Arafat alla consegna dei Nobel per la pace

Il Capo di Stato maggiore israeliano aveva ordinato di abbattere un aereo di linea sul quale volava Yasser Arafat. Se l’ordine fosse stato eseguito, insieme al leader di Fatah sarebbero morti anche tutti i passeggeri del velivolo. Civili innocenti, specifichiamo per completezza di informazione.

Con questa rivelazione puntuale Ronen Bergman ha inteso confermare quanto scritto sul New York Times la scorsa settimana in un dossier che dettagliava i piani israeliani per assassinare il leader palestinese anche a costo di uccidere insieme a lui dei civili (vedi anche Piccolenote).

Stavolta Bergman non si è limitato a riportare testimonianze provenienti dall’interno dell’apparato militare e di intelligence israeliano, ma uno scritto che prova inconfutabilmente quelle testimonianze.

Si tratta di una annotazione pubblicata anche dal giornale israeliano Haaretz, che riportiamo in calce al nostro articolo. Di seguito la traduzione dello scritto.

«David, è possibile che Arafat voli da Damasco all’Arabia Saudita su un aereo [S]audita. Se è così, deve essere abbattuto. Occorre scegliere un luogo adatto sopra il deserto saudita / giordano».

Questa la didascalia che accompagna la foto pubblicata su Haaretz: «Una nota del capo delle Forze di Difesa Israeliane che ordina l’abbattimento di un aereo civile che trasporta Yasser Arafat».

«La nota manoscritta», si legge ancora su Haaretz, «è stata inviata da Rafael Eitan, allora capo di Stato maggiore dell’IDF, al capo dell’aviazione israeliana dell’epoca, David Ivry, ed è stata pubblicata lunedì da Ronen Bergman nel seguito al suo articolo pubblicato dal New York Times la settimana scorsa. L’appunto è stato trasmesso a Bergman da Ivry».

Una enormità che non può trovare giustificazione neanche se considerata nella cornice del pur sanguinoso conflitto israelo-palestinese, come accenna Bergman nel suo precedente articolo.

Il fatto che tale assurdità sia stata resa nota al grande pubblico indica che all’interno dell’apparato militare e di intelligence israeliano c’è imbarazzo e malumore per certe pericolose derive.

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