22 Gennaio 2014

La Costituzione mondiale degli investitori societari globali

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«Nel suo ultimo libro, Luciano Gallino dà un nome alla nuova Costituzione cui tanti tendono: si chiama Costituzione di Davos. Il termine lo coniò Renato Ruggero, ex direttore dell’Organizzazione mondiale per il commercio: “Noi non stiamo più scrivendo le regole dell’interazione tra economie nazionali. Noi stiamo scrivendo la Costituzione di una singola economia globale”. Un obiettivo non riprorevole in sé (anche Kant l’immaginò), se lo scopo non fosse quello di “proteggere un’unica categoria di cittadini, l’investitore societario globale. Gli interessi di altre parti in causa – lavoratori, comunità, società civile e altri i cui diritti duramente conquistati vennero finalmente istituzionalizzati nelle società democratiche – sono stati esclusi” (Luciano Gallino, Il colpo di Stato delle banche e dei governi, Einaudi 2013)». Così Barbara Spinelli sulla Repubblica del 22 gennaio, in un articolo dedicato alle ipotesi di cambiamento della Costituzione italiana.

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