L’ultimo giorno di Gaza: contro il silenzio, la mobilitazione

Oggi potrebbe essere l’ultimo giorno di Gaza. Da questa consapevolezza drammatica nasce l’iniziativa “Gaza Last Day”: un grido di dolore, un appello collettivo rivolto a chiunque voglia rompere il muro di silenzio che avvolge il genocidio del popolo palestinese. Una giornata di mobilitazioni su tutto il territorio nazionale, che non a caso coincide con il 9 maggio – data solitamente dedicata alle celebrazioni per l’unificazione dell’Europa. “Parlate di Gaza, fatelo ovunque: nelle piazze, per le strade, ma anche sui siti e sui social network”, si legge sul canale ufficiale dell’iniziativa, promossa da decine di attivisti del mondo artistico e intellettuale.
Un invito semplice, ma solo in apparenza. Perché mentre la Striscia muore sotto i bombardamenti israeliani, stretta nella morsa della fame e della sete, l’attenzione mediatica europea, Italia compresa, continua a ignorare sistematicamente il massacro in corso.
Il silenzio dell’Europa
Un silenzio che riflette con precisione la postura diplomatica dell’Unione Europea, sempre più distante dalla causa palestinese…
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