4 Dicembre 2014

La Turchia e il Califfato islamico

La Turchia e il Califfato islamico
Tempo di lettura: < 1 minute

Tante le fonti di finanziamento dell’Isis, che non può sostenersi e alimentarsi con mezzi propri (il contrabbando del petrolio non è sufficiente: le guerre costano davvero tanto…). Un piccolo esempio di come si sostenta lo strano Califfato è accennato da Patrizio Ricci sul sito Siriapax: «La Cnn ha  trasmesso un video sulla “rotta segreta del contrabbando jihadista attraverso la Turchia”». Alla documentazione dell’autorevole Tv americana si aggiunge il recente documentario di una Tv tedesca. Prosegue Ricci: «Il filmato reso pubblico in questi giorni è ancor più stupefacente perché mentre la cosiddetta Comunità Internazionale ha lanciato una campagna aerea contro ISIS, viene fornita la prova che è addirittura un membro della Nato [la Turchia ndr.] che continua a rifornirlo. Infatti, il servizio della Tv internazionale tedesca Deutsche Welle (DW)  “i canali di approvvigionamento di ISIS attraverso la Turchia” mostra le colonne di camion dei rifornimenti destinati ad ISIS transitare la frontiera turca». Il video è istruttivo e rimandiamo alla sua visione.

 

Nota a margine. Poco da aggiungere, se non che almeno quel che avviene sul confine turco inizia a trapelare, seppur sottotraccia, mentre restano ancora occulti i finanziamenti all’Isis che affluiscono da vari Paesi del Golfo, dei quali da tempo si legge su giornali e documenti ufficiali, nonostante i sofisticati e capillari mezzi di intelligence di cui dispone la Nato (si ricordi a proposito la vicenda delle intercettazioni di massa ad opera della Nsa rivelate da Edward Snowden). 

Mondo
22 Luglio 2024
Ucraina: il realismo di Haass