2 Giugno 2017

Noriega e il Mossad

Noriega e il Mossad
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Una curiosa spy story è stata rivelata di recente dal giornale israeliano Yedioth Ahronth: «L’ex dittatore militare panamense Manuel Noriega, morto all’inizio di questa settimana all’età di 83 anni, ha avuto legami segreti» con l’intelligence israeliana «e ha fornito assistenza in innumerevoli operazioni segrete del Mossad».

 

Si copre così che il sanguinario dittatore panamense, che per un lungo periodo fu anche legato a doppio filo con gli Stati Uniti d’America, coltivava altri legami, ben più profondi, con Israele. E questo grazie a Mike Harari, figura di rilievo del Mossad, di seguito trasferitosi a Panama, Stato nevralgico per gli scambi commerciali del mondo data l’importanza del suo Canale.

 

In un’intervista al giornale israeliano, Harari ha raccontato che dal colpo di Stato di Omar Torrijos, avvenuto l’11 ottobre del 1968, Panama si «era completamente aperta alle agenzie di intelligence israeliane».

 

Cosa che non cambia dopo la sua misteriosa morte, avvenuta nel 1981, quando prende il potere Manuel Noriega, già capo dei servizi segreti del defunto Torrijos, il quale continua a intrattenere fecondi rapporti con il Mossad grazie appunto ad Harari, considerato l’uomo più importante di Panama durante la dittatura di Noriega.

 

Tanto importante che quando nell’89 gli Stati Uniti, guidati allora dal presidente George Bush (padre), invasero Panama e catturarono Noriega (inseguito da un mandato di cattura per traffico di droga e violazione dei diritti umani) pare cercassero lo stesso Harari, il quale si sarebbe salvato dalla cattura in maniera rocambolesca (grazie all’aiuto di forze locali, ha spiegato lui, negando che fosse andato a prelevarlo un sottomarino israeliano).

 

Harari, intervistato dai media israeliani, ha confermato nei dettagli i legami tra l’intelligence israeliana e i suoi particolari con Noriega («in questo tipo di attività, non è possibile essere troppo schizzinosi sulla scelta dei tuoi amici», ha detto), ma ha ovviamente sminuito il suo ruolo.

 

Una storia di secondo piano, ma interessante sotto tanti punti di vista. Nel suo piccolo, può essere d’aiuto per intravedere la variegata complessità del potere di questo mondo.

 

Nella foto: Mike Harari e Manuel Noriega durante una visita in Israele

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