5 Settembre 2023

Il sacrificio rituale che si consuma in Ucraina

Sorridente Biden a sinistra, uno stralunato Mitch McConnel a destra. Partecipi del sacrificio rituale che si sta consumendo in Ucraina
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“Di ritorno da un viaggio a Kiev, il senatore del partito democratico Richard Blumenthal ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno guadagnando soldi in Ucraina perché la Russia sta subendo perdite senza che si registri nessuna vittima americana, evidenziando un’assenza di premura per le vite ucraine”. Così Dave DeCamp su Antiwar.

“Anche gli americani non particolarmente interessati alla libertà e all’indipendenza delle democrazie del mondo dovrebbero essere soddisfatti del fatto che stiamo ottenendo un guadagno per i nostri investimenti in Ucraina”, ha scritto Blumenthal sul Connecticut Post.

“Con meno del 3% del bilancio militare della nostra nazione, abbiamo fatto in modo che l’Ucraina riducesse della metà la forza militare della Russia… Il tutto senza che una sola donna o un solo uomo del servizio militare americano sia stato ferito o ucciso”, ha aggiunto.

Sacrificio rituale: soldi ben spesi…

“L’argomento – scrive DeCamp – è diventato tema di discussione usuale tra i falchi di Washington, i quali vogliono che gli Stati Uniti continuino ad alimentare la guerra per procura contro la Russia. Infatti, il senatore repubblicano Mitt Romney ha recentemente definito il conflitto ‘la migliore spesa per la difesa nazionale che abbiamo mai fatto. in Ucraina non stiamo perdendo nessuna vita umana e gli ucraini stanno combattendo eroicamente contro la Russia’, ha detto Romney. ‘Stiamo erodendo e devastando l’esercito russo con una somma di denaro minima… una Russia indebolita è una buona cosa’”.

Entusiasmo alle stelle, dunque, tra i falchi Usa per il tritacarne ucraino, che macina vite umane, soprattutto ucraine, a ritmo sostenuto. Tutto ciò fa il paio con l’agghiacciante rilievo del New York Times di alcuni giorni fa: “I funzionari americani temono che l’Ucraina sia diventata troppo preoccupata per le vittime e ciò sarebbe uno dei motivi che l’hanno portata a essere cauta nel condurre la controffensiva”.

E, infatti, dopo alcune settimane di stallo, successive ai primi dolorosi fallimenti della controffensiva, le forze ucraine sono tornate ad attaccare a testa bassa, ottenendo successi minimali al costo di “perdite enormi” (evidentemente a causa delle pressione USA perché soprassedesse sulle preoccupazioni suddette).

Tale esito, peraltro, era stato preannunciato nell’articolo del NYT citato, nel quale si spiegava: “Un attacco su larga scala contro i russi, trincerati e protetti dai campi minati, non può non comportare un numero enorme di perdite”.

McConnell: i soldi per l’Ucraina restano negli Usa 

Così chiudiamo con le parole dello speaker dei repubblicani al Senato degli Stati Uniti, Mitch McConnell, riportate e commentate da Aaron Mate sul suo blog.

“Gli Stati Uniti, ha affermato [McConnell], non hanno “perso un solo americano in questa guerra” – non è esatto se si contano mercenari e privati ​​cittadini, ma corretto nell’implicito riconoscimento che l’Ucraina ha perso decine di migliaia di vite per conto sui suoi sponsor americani’.

“Secondo McConnell, ci sono ulteriori vantaggi della guerra, che però non si estendono agli ucraini: ‘La maggior parte del denaro che spendiamo per l’Ucraina viene in realtà speso negli Stati Uniti, per produrre armamenti e armi più moderne. Quindi in realtà stiamo creando nuovi posti di lavoro da noi e stiamo migliorando il nostro esercito per ciò che ci riserva il futuro'”.

“Pertanto, secondo la politica dominante […] gli Stati Uniti devono continuare a finanziare una guerra che sacrificherà molte più vite ucraine, e ciò in modo che i profittatori di guerra nostrani possano raccogliere la generosità dei contribuenti per ‘inviare le armi’ [in Ucraina], cosicché gli Stati Uniti – non avendo suoi soldati che muoiono in Ucraina – possono sfruttare l’opportunità per ‘migliorare le nostre forze armate’ per una guerra che potrebbe combattere in futuro”.

“Sebbene i funzionari statunitensi abbiano riferito di aver ‘espresso insoddisfazione’ nei riguardi degli sforzi dell’Ucraina per ridurre al minimo le perdite militari, il governo Zelensky sembra essere un partner disponibile al sacrificio rituale di cui ha parlato McConnell”.

“Si dice che il ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov abbia detto ai funzionari statunitensi che inondare di armi l’Ucraina consente alla NATO di ‘verificare sul campo se le loro armi funzionano, quanto funzionano e se devono essere migliorate'”.

La gerontocrazia bipartisan

“Fintanto che la prosecuzione del conflitto comporta solo la perdita di vite ucraine – conclude Aaron Mate – i guerrieri per procura bipartisan di Washington non hanno scrupoli a costringere il popolo, stanco della guerra, a pagare il conto”.

Per inciso, McConnell, 81 anni, nel corso di due recenti manifestazioni pubbliche si è bloccato, evidenziando sintomi di una patologia senile che fanno il paio con le disavventure geriatriche dell’ottantenne Biden.

Ciò palesa come l’Impero sia gestito da una gerontocrazia quasi inamovibile – come Biden, anche McConnell è politico di lungo corso, anche se del partito opposto (in realtà gemello data l’imprescindibile convergenza sui temi sensibili).

Una gerontocrazia bipartisan, gestita a sua volta dal vero potere imperiale, anch’esso di interesse geriatrico, che si annida in ben altre stanze, lontane dai riflettori e dalle critiche. Il vero potere che lucra su questa guerra per procura grazie ai suoi burattini di lungo corso o Usa e getta (vedi alla voce Oleksij Reznikov, il ministro della Difesa ucraino recentemente gettato nella pattumiera della storia).

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